Adriano Pallini. Il sarto che visse d'arte
di Daniela Annaro, , pubblicato il 23 Dicembre 2019
Era uno dei migliori sarti di Milano, ma soprattutto era un grande collezionista d'arte.
Adriano Pallini da Atri, in provincia di Teramo, in Abruzzo, amava i pittori e gli scultori del Novecento italiano e il Realismo magico: Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni, Achille Funi, Arturo Martini, Carlo Carrà e poi, più avanti, Lucio Fontana e le sue ceramiche. All'inizio degli Anni Venti del secolo scorso, quando iniziò la sua raccolta di capolavori, adottò una formula geniale: un paletot in cambio di un dipinto, una giacca di tweed per una terracotta.
Nel 1955 quando morì, lasciando la moglie Marta e le due bambine Adriana e Nicoletta, aveva messo insieme una collezione le cui opere venivano richieste, per la loro importanza e bellezza, dai più celebrati musei del mondo.