Vidas. La cura, sempre
di Marina Dotti, , pubblicato il 30 Gennaio 2024
All’inizio degli anni Ottanta, il decennio dell'edonismo, Giovanna Cavazzoni, signora della buona società milanese, ha il coraggio di sfondare il tabù della morte e parlare di fine vita, di cure palliative, di assistenza ai malati. Nasce la VIDAS, associazione dei Volontari Italiani Domiciliari per l’Assistenza ai Sofferenti, che ancora oggi cura chi non può guarire e garantisce un fine vita dignitoso a chi di vita, davanti, ne ha poca. Scomparsa nel 2016, Cavazzoni è riuscita a costruire una realtà che oggi conta oltre 450 persone impegnate, tra medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, operatori socio sanitari, oltre ai 250-300 volontari, che curano ogni anno più di 2.300 malati terminali, a domicilio o nei due hospice (uno per adulti e uno pediatrico) fondati grazie alla generosità dei donatori.