Giulia Niccolai: il salvifico senso della continuità

di Daniela Annaro, , pubblicato il 14 Luglio 2020

Fotoreporter in America e nel mondo, poetessa, scrittrice, traduttrice - perché madrelingua inglese - di Virginia Woolf e Gertrude Stein, tra i tanti autori. Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 2006. Monaca buddista da oltre un quarto di secolo.
Giulia Niccolai, Milano 1934, è stata tutto questo con la leggerezza che solo una grande sapienza dona. Come fotografa ha vissuto gli anni kennediani negli Usa; come poetessa ha conosciuto tutte le stagioni della poesia sperimentale creando i suoi "Frisbee", emozioni volatili che, però, inducono a pensare di fare.

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Milano come la conosciamo oggi è nata dall’aggregazione al centro cittadino di alcuni comuni fuori dalle antiche mura: nel 1873 furono uniti "i Corpi Santi" e nel 1923 altri undici borghi limitrofi. Quartiere dopo quartiere, Milano è diventata metropoli.
Apparentemente lontana dalla grande produzione cinematografica dei decenni d'oro, Milano è la città in cui sono cresciuti grandi talenti e che celebri registi hanno scelto per raccontare le loro storie...
Non solo Visconti e Sforza: la storia di Milano è anche quelle delle grandi comunità straniere che nel corso dei decenni, talvolta dei secoli, si sono stabilite nel capoluogo lombardo e hanno inciso profondamente sulla sua identità cittadina.
Libri, quotidiani, riviste: una storia di carta, imprenditoria e talent scouting che affonda le sue radici nel tempo e che, negli utlimi due secoli, ha fatto di Milano la capitale dell'editoria italiana.
La città della Scala e dei concerti a San Siro: dai Beatles, che suonarono al Vigorelli nell'estate del '65, a Giuseppe Verdi, che si spense e riposa ancora qui. Milano è anche città di musica.
Gli istituti storici della città e i giornali che fecero la contestazione, le figure di docenti eminenti e la guerra che piombò fin sui banchi: storie di scuole e di studenti nella Milano dell'educazione.