Leopoldo Pirelli. Impegno industriale e cultura civile

di Redazione MemoMi, pubblicato il 03 Febbraio 2017

La personalità dell'ultimo capitano di una stagione unica dell’industria italiana, visionario e senza paura del nuovo, ma anche schivo e poco mondano. A scandire il racconto è la voce di Toni Servillo, che legge il cosiddetto "Decalogo del buon imprenditore", la sintesi ultima del pensiero di Leopoldo Pirelli, da cui emergono il forte senso di responsabilità nei confronti del Paese, dei collaboratori e dei dipendenti, ma anche l'umiltà e il poco attaccamento al comando.

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Una serie di documentari tratti dall’archivio di Medialogo, uno dei più consistenti patrimoni visivi di enti locali italiani. Vi sono depositate oltre 3.500 opere riguardanti la storia e la cultura del territorio milanese.
Storie di artigiani e imprenditori visionari, di artisti in fabbrica e aree industriali, storie di laboratori e successi made in italy: Milano, che quando lavora, traccia strade di avanguardia professionale per il Paese.
Luoghi e leggende dello sport cittadino, che molto spesso sono diventati icone internazionali. Una storia che in alcuni casi risale a ben prima del Novecento e che è fatta anche di tradizioni e imprese familiari.
Le storie, i ricordi e i successi di chi ha raccontato la città di Milano attraverso i suoi scatti, sempre con un'idea della realtà ben chiara in mente: le biografie dei fotografi di Milano.
E' un volto poco noto della metropoli: donne e uomini che si spendono per gli altri, volti e mani tese per una storia di speranza e riscatto oltre le tante povertà. Un patrimonio immateriale utile per costruire un domani condiviso.
Creato da architetti e designer, promosso e coltivato da istituzioni uniche nel panorama artistico, celebrato dalle esposizioni internazionali: profili e storia del design italiano con capitale Milano.