Palazzo Berri-Meregalli

di Malina De Carlo, , pubblicato il 14 Febbraio 2020

A due passi da Porta Venezia, in via Cappuccini al numero 8, sorge uno dei piu’ interessanti esempi di architetttura eclettica di Milano: Palazzo Berri-Meregalli. Costruito dall'architetto Giulio Ulisse Arata tra il 1911 e il 1913, qui s' incontrano elementi liberty e neomediovali, richiami bizantini e romanici, mosaici orientalisti, marmi, dettagli in ferro battuto. E nel suo atrio, la scultura La Vittoria Alata di Adolfo Wildt. Un palazzo unico, da scoprire dettaglio dopo dettaglio.

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E' un volto poco noto della metropoli: donne e uomini che si spendono per gli altri, volti e mani tese per una storia di speranza e riscatto oltre le tante povertà. Un patrimonio immateriale utile per costruire un domani condiviso.
Una serie di documentari tratti dall’archivio di Medialogo, uno dei più consistenti patrimoni visivi di enti locali italiani. Vi sono depositate oltre 3.500 opere riguardanti la storia e la cultura del territorio milanese.
Milano come la conosciamo oggi è nata dall’aggregazione al centro cittadino di alcuni comuni fuori dalle antiche mura: nel 1873 furono uniti "i Corpi Santi" e nel 1923 altri undici borghi limitrofi. Quartiere dopo quartiere, Milano è diventata metropoli.
Luoghi affascinanti e nascosti nel centro di Milano. Le case-museo sono tutte accomunate dalla generosità dei loro proprietari, che, attraverso il collezionismo, hanno fatto delle loro stesse dimore opere d’arte.
La città del "Caffé" e degli altri salotti letterari, ma anche la capitale dell'editoria e la metropoli immortalata dagli scrittori: Milano vive nelle pagine di alcune delle migliori penne italiane e internazionali.
I loro nomi sono sui libri di storia: vie e piazze della città sono dedicate a loro. Brevi biografie dei milanesi, di nascita o d'adozione, che hanno lasciato il segno nella Storia.