Giancolombo, tra scoop e poesia

di Lucia Tironi, pubblicato il 04 Maggio 2020

Gian Battista Colombo, meglio conosciuto come Giancolombo, è stato uno dei più importanti fotoreporter italiani, capace di realizzare non solo scoop di grande portata giornalistica ma anche scatti destinati a restare nel tempo e che l’hanno fatto paragonare a Henri Cartier Bresson, il grande fotografo francese per il quale lavorò qualche mese.
Giancolombo, nato a Venezia nel 1921, si trasferì a Milano dopo la Seconda guerra mondiale e qui cominciò la sua carriera di “cronista con macchina fotografica” che lo portò a fondare la sua agenzia. Di lui resta un archivio con milioni di scatti, in parte ancora da riscoprire.

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Una serie di documentari tratti dall’archivio di Medialogo, uno dei più consistenti patrimoni visivi di enti locali italiani. Vi sono depositate oltre 3.500 opere riguardanti la storia e la cultura del territorio milanese.
Storie di artigiani e imprenditori visionari, di artisti in fabbrica e aree industriali, storie di laboratori e successi made in italy: Milano, che quando lavora, traccia strade di avanguardia professionale per il Paese.
Luoghi e leggende dello sport cittadino, che molto spesso sono diventati icone internazionali. Una storia che in alcuni casi risale a ben prima del Novecento e che è fatta anche di tradizioni e imprese familiari.
Le storie, i ricordi e i successi di chi ha raccontato la città di Milano attraverso i suoi scatti, sempre con un'idea della realtà ben chiara in mente: le biografie dei fotografi di Milano.
E' un volto poco noto della metropoli: donne e uomini che si spendono per gli altri, volti e mani tese per una storia di speranza e riscatto oltre le tante povertà. Un patrimonio immateriale utile per costruire un domani condiviso.
Creato da architetti e designer, promosso e coltivato da istituzioni uniche nel panorama artistico, celebrato dalle esposizioni internazionali: profili e storia del design italiano con capitale Milano.